Industria 5.0 è il nuovo scenario imprenditoriale promosso dalla Commissione europea, nel rapporto pubblicato nel gennaio 2021 dal titolo “Un’industria europea sostenibile, umano centrica e resiliente”.
Secondo questo nuovo approccio, per continuare a generare prosperità, l’industria deve guidare una transizione energetica e verde, non ponendosi come unico obiettivo l’efficienza e la produttività ma rafforzando il suo ruolo nella società. Il benessere del lavoratore sarà al centro del processo produttivo, grazie all’ausilio di nuove ed intelligenti tecnologie, che già alimentavano la quarta rivoluzione aziendale. L’Industria 5.0, quindi, non si può definire una vera e propria rivoluzione tecnologica, quanto più culturale. La sua funzione è di aumentare le tecnologie dell’Industry 4.0 rafforzando la collaborazione tra umani e robot.
Da sempre, una delle paure associate all’adozione delle nuove tecnologie è la perdita di posti di lavoro. Tuttavia, se applicate correttamente, il progresso tecnologico e le soluzioni dedicate permettono potenzialmente di rendere i luoghi di lavoro più inclusivi e più sicuri per i lavoratori, oltre ad aumentare la loro soddisfazione ed il loro benessere. La nascita di nuove tecnologie richiede alle risorse una maggior specializzazione alle in settori specifici, come data science e cloud engineering: si stanno quindi creando nuove posizioni lavorative.
Riassumendo, sono tre le caratteristiche attribuite al nuovo modello industriale nel rapporto della Commissione Europea: umanocentricità, sostenibilità e resilienza.
Umanocentricità
Le persone sono al centro del processo industriale. La tecnologia viene utilizzata a servizio della qualità della vita dei cittadini e dei lavoratori, e non viceversa. Una delle conseguenze è un approccio più attento ai diritti fondamentali come la privacy, l’autonomia, la dignità umana.
Sostenibilità
L’industria 5.0 è sostenibile: garantisce i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere quelli delle generazioni future. Riutilizza e ricicla le risorse naturali o comunque ne evita l’esaurimento, ottimizza il consumo energetico e le emissioni, sviluppa processi circolari che riducono l’impatto ambientale delle proprie attività. Una riduzione che può avvenire grazie all’utilizzo di apposite tecnologie per ogni fase del ciclo di vita del prodotto/servizio, a partire dalla simulazione fino all’ottimizzazione della supply chain.
Resilienza
L’industria 5.0 è resiliente: capace di reagire ai cambiamenti improvvisi senza riportare conseguenze permanenti. Ha quindi sviluppato un alto grado di robustezza nella produzione, garantisce alti livelli di continuità operativa ed ha una capacità produttiva adattabile e processi commerciali flessibili, in grado di garantire prodotti e/o servizi anche in caso di pandemie, catastrofi naturali, cambiamenti geopolitici.
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